L’iniziativa era parte della più generale cornice A Matter of Perception - serie di eventi pensata e organizzata da Mosca Partners in collaborazione con la rivista DAMN° - che includeva progetti di architetti e designer di grande levatura quali Michele De Lucchi e Andrea Branzi, Humberto e Fer- nando Campana, Jasper Morrison, Punkt., Studio Irvine, Hans J. Wegner (PP M.bler), Emmanuel Babled, XAM, Mario Trimarchi, Ben Storms, Arkof, Galerie Křehký, Triennale Design Museum e Design Memorabilia.
L’installazione si componeva di una piattaforma quadrata flottante di 16x16 m realizzata in Pietra Deep Gray - il cui senso di leggerezza viene accentuato dalla delicata illuminazione di strip-led che ne disegna il con- torno - e di un padiglione vetrato, luogo di lavoro e back office.
A delimitare i bordi esterni della pavimentazione, un cordolo di Basalto naturale di 1x1 m con spessore 10 cm. La struttura dell’ufficio è stata realizzata da Capoferri, storica azienda tradizionalmente specializzata nel serramento, oggi con una divisione contract che ha messo a disposizione di Litta Beach le sue competenze, insieme a Eterno Ivica che ha fornito supporti tecnici di alta qualità studiati per pavimenti sopraelevati. Dislocati sulla piattaforma numerosi pezzi di arredo, tra cui SideTable, tavolo-seduta a firma dello stesso Marcio Kogan e realizzato da Casone in Marmo Noire Dorè. La natura e la disposizione degli arredi hanno regalato all’insieme il sentore di una grande spiaggia dal colore scuro e penetrante.
L’open space della “spiaggia nel cortile” è stato un apprezzato invito allo scambio e all’interazione, giocandogiocare sul contrasto delle materie che lo costituivano.